domenica 8 marzo 2015

Attila flagello di Dio di Castellano e Pipolo (1982)

Attila flagello di Dio è un film interpretato da Diego Abatantuono per la regia di Castellano e Pipolo e prodotto da Mario Cecchi Gori e il figlio Vittorio per la società Intercapital. Il film, appartenente al cosiddetto filone trash del cinema degli anni 1980, stroncato dalla critica, negli anni successivi si sarebbe rivelato molto amato dal pubblico, al punto da diventare oggetto di interesse da parte di collezionisti ed appassionati del genere e di essere poi commercializzato anche nel mercato home video in formato Blu-Ray.

In questo film, Diego Abatantuono interpreta il personaggio del "terrunciello" che lo aveva portato al successo in quegli anni. Nonostante questo, Attila fu un flop al botteghino, così come il successivo Il ras del quartiere, dimostrando una crescente disaffezione del pubblico verso tale personaggio, che infatti verrà immediatamente abbandonato da Abatantuono. Il suo curioso modo di parlare costella il film di numerose battute basate su giochi di parole e deformazioni delle stesse. Sebbene furono considerate dalla critica come infantili e grossolane, col tempo sono poi diventate dei veri e propri tormentoni (come l'acrostico con cui Attila fa lo spelling del suo nome ad un centurione romano o quando arriva a definirsi "il fratello di Dio").

Il film uscì nei cinema italiani il 22 dicembre 1982. Divenne una sorta di film culto, anche perché, per molti anni, fu estremamente difficile entrarne in possesso: poco dopo la sua pubblicazione, la VHS venne ritirata dal commercio, probabilmente perché l'attrice Rita Rusic (l'allora moglie di Vittorio Cecchi Gori qui al suo esordio cinematografico) compariva seminuda in alcune scene[senza fonte]. Oltre alla difficoltà di reperire una copia originale del film, era anche molto difficile registrarlo in tv, poiché il film ottenne pochi passaggi (specialmente se paragonati ad altri film dello stesso filone), gran parte dei quali avvenivano su canali televisivi locali.

Solo con la pubblicazione in DVD, avvenuta negli anni 2000, il film tornò ad essere regolarmente disponibile per il pubblico, ottenendo un successo di vendita grazie anche alla cosiddetta rivalutazione del cinema trash italiano.

Nelle campagne dell'attuale Segrate vive una tribù di barbari guidati dal Re Ardarico e il suo infedele sottoposto Fetuffo (Mauro Di Francesco). Il villaggio viene saccheggiato dai Romani mentre gli uomini sono a caccia; i romani rubano il cibo, le donne e il bestiame dei barbari. Quando Ardarico torna al villaggio e scopre l'accaduto (passi per cibo e donne, ma "li cavalli no!!!") decide di andare a Roma per riprendersi il maltolto. Ardarico parte per la sua guerra con una decina di uomini non rendendosi conto della potenza e vastità dell'esercito romano. Prima di partire consulta la Maga Columbia per assicurarsi i favori del dio Odino; costei predice l'avvento di un re barbaro (Attila) talmente temibile da lasciare dietro di sé il deserto. Ardarico, impressionato, ritiene di essere l'uomo della profezia e decide di cambiare nome, autoproclamandosi Attila.

http://it.wikipedia.org/wiki/Attila_flagello_di_Dio

2 commenti:

  1. Film StraCult, pieno di battute che sono ormai entrate nel gergo comune. Rita Rusich fa la parte di una proto-mondina e zoccolona donna di Abatantuono-Attila. La parte difficile è stato impersonare la proto-mondina...

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  2. Un culto, nulla di meno, nulla di più. Fa sorridere per la sua ingenuit.

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