Nato contemporaneamente a Gesù in una capanna accanto alla sua grotta, Brian viene subito scambiato dai Re Magi per il Bambino che cercano, e perciò essi offrono i loro doni alla sua petulante madre, ma accortisi subito dell'errore, tornano a riprenderseli.
Trentatré anni dopo Brian, giovane giudeo, assiste da lontano al discorso delle "Beatitudini" tenuto da Gesù, ma, sia per la distanza che per le chiacchiere e le liti delle persone vicine, non riesce ad afferrare bene le parole pronunciate dal Maestro e non riesce a comprenderne appieno il significato. Eppure, in Brian cominciano a maturare nuove idee di rivalsa sociale.
http://it.wikipedia.org/wiki/Brian_di_Nazareth
Pietra miliare del cinema, pensavo che vederlo a 35 anni dalla sua uscita sarebbe stato una delusione, ma non e' stato così. Una conferma, l'apice del "politicamente scorretto", blasfemo fino al midollo. Peccato che si sia persa tutta l'irriverenza e la carica eversiva/sovversiva. Viviamo strani giorni.
RispondiEliminaDico solo: "Centuvione! Pevcuotilo molto vudemente!"
RispondiEliminaSe Dio esistesse, riderebbe anche lui